lunedì 23 Giugno 2025
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L’Open d’Italia 2025 va in scena in Toscana

Presentata a Firenze l’82esima edizione del principale appuntamento golfistico nazionale. In programma all’Argentario Golf Club dal 26 al 29 giugno. 156 i partecipanti, di cui cinque fra i primi dieci della “Race to Dubai”. Numerosi gli italiani in gara

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Presentata a Firenze l’82esima edizione del principale appuntamento golfistico nazionale. In programma all’Argentario Golf Club dal 26 al 29 giugno. 156 i partecipanti, di cui cinque fra i primi dieci della “Race to Dubai”. Numerosi gli italiani in gara

A 100 anni dalla sua nascita, all’Alpino Golf Club di Stresa, l’Open d’Italia di Golf torna in Toscana, dove si svolse la prima volta nel 1983 al Golf Club Ugolino.

Nella gara inaugurale, nel 1925, scesero in campo pochi giocatori, rigorosamente in giacca e cravatta: Francesco Pasquali, William H. Jolly e Luigi Prette. Partecipò anche un dilettante, pur non risultando sui verbali; Peter Gannon, progettista del campo. A imporsi fu Pasquali, primo italiano a iscrivere il proprio nome e cognome nell’albo d’oro, che al contrario dei suoi avversari, costretti a levarsi la giacca per stare più comodi, decise perfino di abbottonarla. In palio, all’epoca, un montepremi di 3.000 lire.

Nel 1983, al Golf Club Ugolino di Firenze, il tedesco Bernhard Langer, campione senza tempo, riuscì a superare allo spareggio una leggenda del golf come lo spagnolo Severiano Ballesteros oltre che lo scozzese Kenneth John Brown (cinque Ryder Cup giocate tra il 1977 e il 1987).
Quarantadue anni dopo l’Open torna in Toscana, eccellenza non solo italiana, ma mondiale, tra storia, arte, cultura, sport, turismo, anche enogastronomico, che combina la bellezza del mare con la sua tradizione culinaria. Ma la Toscana è un punto di riferimento anche a livello golfistico. Infatti, può vantare 35 Golf Club di cui 22 affiliati e 13 aggregati (8 campi pratica e 5 promozionali).

All’Argentario gli azzurri inseguiranno la nona sinfonia. Finora sono infatti otto i successi con le doppiette di Ugo Grappasonni (1950 e 1954) e Francesco Molinari (2006 e 2016), le imprese di Pasquali, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976), fiorentino doc, e Massimo Mannelli (1980).

Il record di affermazioni (quattro) è condiviso invece dal belga Flory Van Donck (1938, 1947, 1953 e 1955) e dal francese Auguste Boyer (1926, 1928, 1930, 1931).

Dal 1972 l’Open d’Italia è entrato nel calendario dell’European Tour, il massimo circuito continentale che, dal 2022, si chiama DP World Tour. Da Guido Migliozzi a Francesco Laporta, da Edoardo Molinari, primo vicecapitano del Team Europe alla Ryder Cup di Bethpage (26-28 settembre a New York) ad Andrea Pavan, da Gregorio De Leo a Renato Paratore e Filippo Celli. Sono solo alcune delle stelle del golf italiano in campo all’Argentario.

Saranno 156 i campioni che si contenderanno il titolo. Tra questi anche cinque tra i migliori dieci dell’ordine di merito del circuito: l’inglese John Parry (quarto), il norvegese Kristoffer Reitan (sesto), il neozelandese Daniel Hillier (ottavo), il francese Martin Couvra (nono) e il sudafricano Shaun Norris (decimo).

Nel field pure 15 vincitori stagionali, dagli spagnoli Eugenio Chacarra e Alejandro Del Rey al britannico Marco Penge, dall’americano Ryggs Johnston agli scozzesi Calum Hill e Connor Syme.

Questi e molti altri i big che hanno già conquistato almeno una vittoria sul DP World Tour 2025.

Cinque i past winner: il tedesco Marcel Siem, a segno nel 2024 all’Adriatic Golf Club di Cervia, in Emilia-Romagna, l’inglese Ross McGowan (2020), l’austriaco Bernd Wiesberger (2019), lo svedese Rikard Karlberg (2015) e lo spagnolo Gonzalo Fernandez-Castano (2007 e 2012).

I migliori due classificati, se non già qualificati, si conquisteranno un posto nel field del The Open (17-20 luglio a Portrush, in Irlanda del Nord), il Major più antico al mondo (la prima edizione si giocò nel 1860) vinto, peraltro, nel 2018 da Francesco Molinari.

Nel Villaggio Commerciale, a disposizione per foto e selfie, anche la celebre Claret Jug, storica brocca d’argento realizzata nel 1872, tra i riconoscimenti più ambiti da ogni campione di golf.

Ad aprire lo spettacolo dell’Open d’Italia sarà, mercoledì 25 giugno, la Rolex Pro-Am. In campo 25 squadre, ognuna composta da un professionista e tre dilettanti, con formula “Tour Scramble”.

L’evento è stato presentato a Firenze, nella Sala Pegaso di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, alla presenza di: Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana; Cristiano Cerchiai, Presidente della Federazione Italiana Golf; Leonardo Marras, Assessore all’Economia e al Turismo di Regione Toscana; Alessandro Giacomini, Managing Director di Infront Italy, Official advisor della FIG. A moderare la conferenza il giornalista Massimo De Luca.

Nella foto del titolo: da sx Giacomini, Cerchiai, Giani e Marras

Da sx De Luca, Giacomini, Cerchiai, Marras e Giani

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