lunedì 19 Maggio 2025
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Scheffler trionfa al PGA Championship, è il suo terzo Major

Per il decimo anno di fila il torneo parla americano. Jon Rahm crolla nel finale e chiude ottavo

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Per il decimo anno di fila il torneo parla americano. Jon Rahm crolla nel finale e chiude ottavo

Per il decimo anno consecutivo il PGA Championship parla americano. A Charlotte, nel North Carolina, Scottie Scheffler ha festeggiato, alla sua 23esima partenza, il terzo successo in un Major dopo aver già fatto suo per due volte, rispettivamente nel 2022 e nel 2024, il The Masters.

Sul percorso del Quail Hollow Club (par 71) il numero uno mondiale ha trionfato con uno score di 273 (69 68 65 71, -11), superando di cinque colpi i suoi connazionali Bryson DeChambeau (della Liv Golf), Davis Riley e Harris English, tutti 2/i con 278 (-6).

Volato in testa alla classifica al termine del terzo round, nelle prime nove buche del quarto Scheffler ha faticato realizzando un solo birdie, con tre bogey. Poi, ha trovato tre birdie e si è concesso il lusso di ‘segnare’ un bogey alla 18, l’ultima del torneo.

A spianargli la strada è stato anche Jon Rahm. L’asso della Superlega araba, come già successo alle Olimpiadi di Parigi, è crollato nel finale chiudendo la gara all’8/o posto con 280 (-4) insieme ad altri otto giocatori, tra cui il cileno Joaquin Niemann, anche lui della LIV.

Prime quindici buche del giro conclusivo senza macchie per lo spagnolo, che dopo aver realizzato tre birdie ha mollato nel finale perdendo cinque colpi (due doppi bogey e un bogey). E proprio come ai Giochi, a imporsi alla fine è stato Scheffler.

Ora in vetta anche alla FedEx Cup, all’età di 28 anni, 10 mesi e 27 giorni, il campione di Ridgewood (New Jersey) ha celebrato, alla sua 140esima gara, la 15/a vittoria (cifra comprensiva, appunto, di tre Major) sul PGA Tour.

Solo Jack Nicklaus e Tiger Woods, nell’era più moderna del golf, erano riusciti in questa impresa prima dei 29 anni. Nicklaus, tra il 1962 e il 1965, ha impiegato 3 anni e 45 giorni contro i 3 anni e 32 giorni di Woods (1996-1999). Tra il 2022 e il 2025, a Scheffler sono serviti 3 anni e 94 giorni.

Quindicesimo giocatore a conquistare sia il Masters che il PGA Championship, è ora il primo – da Severiano Ballesteros tra il 1979 e il 1983 – ad aver vinto tre Major con un margine di tre o più colpi.

Continua a collezionare primati, Scheffler, che dopo il The CJ Cup Byron Nelson ha calato il bis di successi consecutivi sul PGA Tour. L’exploit gli ha fruttato 3.420.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 19.000.000, permettendogli di portare i suoi guadagni in carriera a quota 81.924.784.

“Quello che posso dire è che questo è stato certamente l’evento più duro che abbia giocato fino ad ora. È bello ed emozionante essere qui a godermi questo trofeo, ma non è stato facile”, la soddisfazione dell’americano.

Mentre non è andato oltre la 47/a posizione, con 287 (+3), Rory McIlroy. Il nordirlandese, che lo scorso aprile ha completato il Grande Slam trionfando al The Masters, ha deluso le attese.

Bella prestazione per Jhonattan Vegas. Il venezuelano, leader a metà gara, si è classificato 5/o con 279 (-5) come il canadese Taylor Pendrith e lo statunitense James Tyree Poston.

Niente da fare per Xander Schauffele. Vincitore del PGA Championship nel 2024, il californiano, 28/o con 283 (-1), ha interrotto una striscia di 12 risultati consecutivi tra i migliori 20.

Nella foto Scottie Scheffler

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