giovedì 24 Aprile 2025
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The Masters: finalmente Rory!

McIlroy vince l’Augusta National, conquista la sua prima Giacca Verde e completa il Grande Slam in carriera. Battuto Justin Rose al playoff

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McIlroy vince l’Augusta National, conquista la sua prima Giacca Verde e completa il Grande Slam in carriera. Battuto Justin Rose al playoff

Un finale al cardiopalma. Non l’avrebbero immaginato così emozionante neanche gli sceneggiatori di Hollywood.

Rory McIlroy, dopo undici anni torna al successo in un major e lo fa ad Augusta, l’unico che gli mancava, dove già nel 2011 sfiorò la vittoria, perdendo in maniera drammatica, e anche quest’anno stava per replicare quel terribile giro finale. Ma andiamo per ordine.

Partito nel giro conclusivo con due colpi di vantaggio su Brison DeChambeau, già alla buca due Rory è sotto di un colpo, complice un doppio bogey alla buca uno. Ma riesce subito a recuperare e alla buca dieci arriva con 4 colpi di vantaggio sul secondo in classifica: Justin Rose, autore di un brillantissimo giro in 66 colpi. Nel frattempo DeChambeau, in pessima giornata specialmente sui green, ha alzato bandiera bianca.

Insomma, sul tee della 11 McIlroy sembra in pieno controllo della gara e avviato ad una facile vittoria. Ma, come si dice, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. E così con un approccio sbagliato alla 11 perde un colpo. Ma il dramma si consuma alla buca 13. Rory con un terrificante errore con il terzo colpo finisce in acqua e fa doppio bogey. Alla 14 un altro bogey. Quattro colpi persi in quattro buche. Vantaggio sfumato e Rose, che nel frattempo sta giocando alla grande, prima lo affianca e poi lo supera.

A McIlroy sembra di rivivere un incubo. Con l’espressione del volto sempre più tirata, Rory affronta la 15, un par 5, e qui con il secondo colpo fa un capolavoro. Finisce a un metro e mezzo dalla buca e gioca per l’eagle. Ma non imbuca e deve accontentarsi del birdie.

Comunque, torna in testa di un colpo. Ma il copione da vero e proprio thriller non è finito. Alla 18 Rose fa un mezzo miracolo e imbuca da lontano. Altro birdie e finisce in club house con meno 11, il punteggio da battere.

McIlroy va sul tee della 18 con un colpo di vantaggio, meno 12. Basta un par. Ottimo tee shot, a centro fairway. Sembra fatta. Secondo colpo, da poco più di cento metri, con un wedge in mano. È sufficiente mettere la palla in mezzo al green e fare due putt. E invece no. Il colpo finisce nel bunker alla destra del green. Uscita discreta ma non ottima. Putt sbagliato: bogey. Si va al playoff. Tutto da rifare.
Il volto di McIlroy è una maschera di pietra. La tensione in campo è alle stelle. Il pubblico è tutto dalla parte di Rory che però appare molto scosso. Mentre Rose sembra tranquillo e in controllo della situazione. In questo momento è il favorito.

Si va sul tee della 18. Due ottimi tee shot per entrambi. Con il secondo colpo Rose finisce a quattro metri dalla bandiera. McIlroy non ripete l’errore fatto poco prima e mette la palla in bandiera, a un metro circa. Rose non imbuca per il birdie e si deve accontentare del par. Ora tocca a Rory. Un metro lo separa dalla Giacca Verde, dal Grande Slam, dalla Storia e da una nuova vita golfistica, dopo undici anni di attesa. Nel suo volto si legge una tensione che solo chi gioca e ama il golf può comprendere fino in fondo.

Ma stavolta il diavolo non ci mette la coda. Rory imbuca. Vince. Cade in ginocchio e scoppia in singhiozzi. Una tensione di anni si scarica lì, sul green della 18 ad Augusta, circondato da decine di migliaia di spettatori che applaudono, urlano il suo nome e forse piangono insieme a lui.

Uno spettacolo da brividi anche solo a vederlo in televisione, lontano migliaia di chilometri; eppure, la sensazione è di essere lì, emozionati e presenti ad esultare insieme ai “patron” di Augusta.

È finita. McIlroy vince la sua prima Giacca Verde, completa il Grande Slam in carriera e affianca, nell’olimpo del golf, altri cinque grandissimi campioni: Gene Sarazine, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods.

Ora anche lui è finalmente nella storia.

Nella foto: McIlroy indossa la Giacca Verde aiutato dal campione uscente, Scottie Scheffler

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Sandro Marini
Sandro Marini
Ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo in un quotidiano di partito. Era il lontano 1988. Qualche anno dopo, nel 1993, è entrato in Rai, dove ha lavorato in varie testate: Giornale Radio, Tg3, Tg1. Ha lavorato principalmente nelle Redazioni economiche, occupandosi un po’ di tutto, dalla Politica economica del governo al mondo del lavoro, dal mondo delle imprese alla finanza. Nel corso degli anni ha anche curato programmi settimanali, in particolare su Radio Uno, occupandosi di economia, viaggi, automotive, enogastronomia. Nel 2022 ha concluso la sua esperienza lavorativa in Rai e da allora indossa i panni del freelance. Libero da vincoli redazionali, ora può dedicarsi a quello che più gli interessa: travel, food, lifestyle e, soprattutto, il golf.
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